domenica 26 gennaio 2014

Ad Asolo, per raccontare le storie di personaggi leggendari,legati alla civiltà contadina

Ad Asolo,presso il ristorante Pane & Vino, è stata presentata la storia delle iniziative di Infocerere, lo speciale circuito di borghi rurali della rete dei borghi Europei del Gusto.

ASOLO MISTICA
Simboli esoterici, decorazioni simboliche, ombre di personaggi leggendari
Passeggiando tra le vie e gli angoli del centro storico di Asolo sono numerosi i luoghi legati ad antichi misteri, esoterismi e simbologie dell’arte. Il tutto arricchito dal lato nascosto delle leggende e degli spiriti che un tempo, o ancora oggi, hanno popolato questi luoghi.
La misteriosa forma della città (lo scorpione) e l’animale fantastico dello stemma del borgo (il pardo rampante) fanno da cornice ai simboli negli affreschi e nelle particolarità architettoniche dei luoghi storici del centro storico, dalla casa gotica, al castello, alle case dei personaggi del passato.
Gli affreschi con animali mitologici e fiabeschi compaiono già in via Browning e intersecano i loro misteri con la quadrifora con decorazioni a stelle a cinque punte di magia bianca della Casa Gotica e con i simboli esoterici e le figure mitologiche della Casa Longobarda.
Molte sono poi le storie sinistre che aleggiano attorno ai personaggi che hanno abitato Asolo: il veneziano Francesco Zorzi, noto alchimista e realizzatore del testo di cabala cristiana nel 1515 De Harmonia Mundi, il pittore veneziano Marius Pictor nella cui casa si dice risieda lo spirito di un fantasma che si palesa agli abitanti spostando mobili e accendendo il fuoco, la mitica Eleonora Duse, spirito femminile che ancora aleggia nella città.
E poi ancora personaggi leggendari e misteriosi tramandati dai racconti popolari del borgo di Asolo, figure che hanno animato le storie e le fantasie nei dintorni della Rocca, del borgo e del castello della Regina Cornaro:
- A lumiera: fuoco fatuo, luce di spiriti che di notte illuminava cimiteri, sentieri, strade e la rocca stessa a volte spaventando ma altre aiutando i viandanti in difficoltà nel buio della notte. A tutti rimaneva sul viso il marchio della lumiera: uno stampo a forma di chiave.
- El Masariol: spirito satirico e dispettoso che si presentava sotto forma di uomo vestito di rosso con le gambe lunghissime, tanto da scavalcare le colline, ma che a piacimento, per prendere in giro la gente, poteva trasformarsi in qualsiasi animale.
- I can de Baldan: spiriti sotto forma di cani che terrorizzavano i contadini e che si dice fossero appartenuti ad un uomo che nell’incendio della sua casa, vicino alla rocca, avesse preferito salvare loro piuttosto della famiglia.

Il Mazaròl è un personaggio fantastico tipico del folklore del Primiero.

Il Mazaròl è un personaggio fantastico tipico del folklore del Primiero.
Generalmente, ha le fattezze di un vecchio di corporatura robusta, vestito di rosso, con giacca turchina, un grande cappellaccio e un mantellone nero. La sua indole è di solito benevola, ma burbera e selvaggia, essendo inoltre suscettibile e vendicativo nei confronti di chi tradisce la sua fiducia (nascondeva sotto il mantello i bambini disobbedienti).
Chi metteva il piede su un'orma da lui lasciata era costretto per forza d'incantesimo a seguirne le impronte fino a giungere alla sua caverna; ivi beveva il latte di una capretta nera e dimenticava subito tutto di sé stesso.

La ragazza del Primiero

Secondo una leggenda, il Mazaròl talvolta rapisce le persone per trasformarle in suoi schiavi. Un episodio narrato frequentemente riguarda una ragazza del Primiero che si sarebbe ritrovata al cospetto del Mazaròl subito dopo averne calpestato le impronte. La creatura le alitò in viso e lei dimenticò tutta la sua vita passata, trascorrendo gli anni successivi al suo servizio.
Il Mazaròl le insegnò a fare il burro, il formaggio e la tosèla e le aveva promesso che le avrebbe insegnato a ricavare la cera dal siero, tuttavia non ne ebbe il tempo. Infatti, un giorno, un cacciatore riconobbe la ragazza e la riportò in paese. Si fecero molti tentativi per far tornare la memoria alla sventurata; alla fine, ciò che funzionò da antidoto fu il latte di una capretta bianca, offertole da una vecchina. Per la felicità di essere tornata a casa, la ragazza insegnò a tutto il paese a fare il burro, il formaggio e la tosella; ma in Primiero ancora non si sa ricavare la cera del siero.

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Il ristorante La Casa del Mazariol a Susegana

La presentazione del programma 2014 dell'Azione Infocerere si terrà al ristorante La Casa del Mazariol, presso il Museo dell'Uomo di Susegana.


Dal web una recensione :
"Caratteri completamente differenti convivono in perfetta armonia e definiscono il profilo di un ristorante unico nella zona in cui si trova. Lascia stupiti infatti vedere come in un unico posto convivano perfettamente un clima cordiale, caldo, informale, quasi antico, e una attenzione e cura dei particolari che testimoniano l'occhio giovane e lungimirante del proprietario.
Piatti della tradizione veneta con un gusto fortemente casereccio sono accompagnati da vini buonissimi e dall'abbondantissima simpatia dei camerieri/proprietari.
Il tutto immerso in un paesaggio suggestivo tra le centinaia di filari da cui nasce il buon vino servito.
Da non sottovalutare poi il rapporto qualità/prezzo/quantità. Si spende poco, si mangia TANTO!!! "

Il Museo dell’ Uomo di Susegana

Il Museo dell’ Uomo di Susegana, fondato e realizzato nel 1972 grazie alla passione del Dott. Alberto Cosulich, ospita nelle sue stanze le collezioni di antichi attrezzi e oggetti d'uso comune oggi superati a causa della trasformazione industriale e della scomparsa dei mestieri artigianali. Essi sono stati recuperati e salvati dall’abbandono e dalla distruzione e inseriti nella prestigiosa collezione Cosulich come importante documento culturale del passato.
Nel 1991 il Museo è stato ampliato e la costruzione del nuovo edificio ospita la sezione dedicata agli ANTICHI MESTIERI ARTIGIANALI, la logica prosecuzione degli interessi per le attività agricole dell'uomo già riccamente presenti nella ricostruzione della CASA COLONICA. Il Museo si suddivide in due sezioni principali: una prima parte dedicata alla vita contadina e rurale, ed una seconda dedicata agli antichi mestieri artigianali. Spazi ed oggetti del Museo sono stati distribuiti sulla base dei criteri della famosa Enciclopedia di Diderot e d’Alambert, che rappresenta la tecnologia artigianale o protoindustriale del ‘700 creando degli interessanti itinerari di visita e permettendo un più agevole confronto tra la realtà di allora e quella attuale.
Il percorso inizia con l’individuazione dello spazio e del tempo della cultura veneta, alcuni oggetti delineano in modo essenziale l’evoluzione del nostro territorio i paleoveneti, l’epoca romana e infine la Serenissima Repubblica di Venezia.
Si prosegue con la testimonianza delle vecchie botteghe artigiane, come la fucina e la falegnameria e le specializzazioni come l’orafo, il barbiere, il maniscalco, lo zoccolaio..
E’ poi possibile ammirare la ricostruzione di parte del ponte di un veliero e vari oggetti relativi ai trasporti marittimi, nonché visitare una casa colonica e rivivere i tempi passati magari sedendo un istante davanti al foghér…

SEZIONE DELLA VITA AGRICOLA PDF Stampa E-mail

E' stata aperta, nel 1972, in una casa colonica tradizionale posta in ridente località collinare.
Questa sezione non vuoi essere solo una ricostruzione di ambienti della vita agricola dei passato, ma intende permettere all’appassionato ed al ricercatore di documentarsi e fare anche opportuni raffronti tra oggetti che presentano tipologie diverse.

L’arco di tempo in cui si situano gli oggetti raccolti va dai XIII ai XIX secolo e la documentazione si riferisce essenzialmente ad oggetti relativi ai principali aspetti della vita di una casa rurale e delle attività ad essa connesse.
Si possono rivisitare così la cucina, il secchiaio, la camera da letto, e via via le varie sezioni dedicate ai lavori agricoli: dall’aratura alla raccolta, dalla lavorazione dei prodotti alla loro utilizzazione.

SEZIONE DEI MESTIERI ARTIGIANALI PDF Stampa E-mail

E' collocata in un nuovo edificio di tre piani adiacente al primo nucleo del museo ed ha per tema le attività di trasformazione dei prodotti agricoli, la costruzione di attrezzi da lavoro in uso un tempo ed i giochi del passato.
Il periodo storico considerato parte dal neolitico, qui rappresentato in maniera simbolica da pochi oggetti che possiamo far risalire a quella primissima fase dell’agricoltura, e prosegue con reperti del periodo di dominazione romana, fino ad arrivare a quelli degli ultimi decenni del secolo scorso.
L’intento didattico del museo ha suggerito un percorso espositivo scandito per temi, teso a dar ragione del divenire storico, del progresso tecnico e della genialità dell’uomo. La visita al Museo inizia nell’edificio dedicato ai MESTIERI ARTIGIANALI partendo da una vecchia aula scolastica, quasi a suggerire l’opportunità di integrare la cultura trasmessa dalla scuola con testimonianze concrete della cultura del vivere quotidiano del passato.
Nel seminterrato troviamo i mestieri tessili, quelli alimentari e molti altri tipici di un tempo (legatore, calzolaio, scalpellino, tipografo, farmacista, vetraio, ecc.).


Al piano superiore una sorprendente ricostruzione della tolda di un veliero, con le cuccette e la cabina del capitano, ricorda i trasporti via mare e le origini della famiglia del fondatore del museo. Troviamo poi la ricostruzione di una fucina ed una ricca documentazione di mestieri legati rispettivamente ai metalli, al legno e al mulino.

Sono tutti questi attrezzi del passato i fondamenti della civiltà d’oggi. Mostrandoci come eravamo, essi ci permettono di capire dove siamo e, forse, dove andremo.





Un coordinatore per l'Azione InfoCerere

Stefano Tavian, giovane lauretao in conservazione dei beni culturali e guida al Museo dell'Uomo di Susegana, ha presentato la realtà del Museo alla conferenza stampa che si è svolta presso il Municipio
di Maser.
Tavian è il nuovo corrdinatore dei progetti della rete dei borghi europei del gusto rivolti al Mondo Rurale.


Le feste del calendario contadino a Grantorto

La Civica Ammnistrazione di Grantorto, nella giornata di presentazione del VII Festival Europeo del Gusto a Maser, ha presentato anche il ciclo delle feste ispirate al calendario contadino, che si svolgeranno nel 2014.Grantorto è il comune capofila dell'Azione Infocerere, rete di borghi del mondo rurale.

BRUSA MARSO


Per scacciare l'inverno e dare il benvenuto alla primavera bisogna fare un gran...baccano!
Tendete le orecchie e sentirete un gran sbattere e strombazzare:
è il carro del bati marso che gira per le vie del paese.
E dove si ferma lì si mangia: la Pro Loco allestisce tavoli e panchine
e vi offre una degustazione di piatti veneti contadini doc: 
ci sarà il minestrone della nonna, il salame fresco alla piastra o lo spezzatino di puledro?
Per scoprirlo basta partecipare.
Già che ci siete costruitevi uno strumento che faccia trambusto:
il più rumoroso verrà premiato.

LAVORI DI UNA VOLTA 

la prima domenica di giugno, per le vie del centro di Grantorto

Sapete come si impaglia una sedia? Avete mai toccato una Chevrolet Corvette del '71?
Forse sì, ma potete anche dire di aver visto in azione la compagnia del Bigolo?
Di sicuro tra gli oltre 100 stand della manifestazione "Lavori di una volta" troverete qualcosa
che non sapevate neppure esistesse o, se avete abbastanza anni sulle spalle,
ritroverete i giochi della vostra infanzia o vi verrà nostalgia della vostra nonna
vedendo all'opera le abili mani delle merlettaie.
I più giovani finalmente scopriranno come si trebbiava 50 anni fa
e com'è fatta una monega (e relativa fogara).
La festa degli antichi mestieri è come una macchina del tempo,
ma con la possibilità di fare shopping!
E pure di gustare una fortàja coe siòe come si deve
e una bella fetta di tosella alla piastra, offerte dalla Pro Loco di Grantorto.
 Inoltre durante la manifestazione, a partire dal sabato precedente,
potrete visitare anche la mostra "Arredo Giardino Artigianato":
qui gli espositori creeranno per voi splendidi spazi verdi.

FESTA DELLA PIGIATURA

fine settembre in piazza Don Gennaro Gennari

Chi sarà il piede più veloce del nord-est nella gara di pigiatura dell’uva tra maschi e femmine?
A chi andrà la corona di soppressa più buona? Venite a scoprirlo e…a fare il tifo!
A chi ha un po’ di fame offriremo polenta appena cotta e formaggio.
Invece chi ha sete potrà gustare lo spritz con il mosto preparato dagli alunni della Scuola dell’Enaip di Bassano:
un’occasione da non perdere.
Il tutto tra canti tradizionali, musica e animazioni per tutti.
Se poi vorrete portare a casa un ricordo “goloso” della festa,
troverete bancarelle di prodotti tipici a km zero.

FESTA DELLA LUMERA

una sera di fine ottobre davanti al centro culturale Zecchinelli (di fronte al comune)

Cosa sarebbe Halloween senza una zucca?
Noi le mettiamo persino in concorso e poi…. le mangiamo!
E sì, perché la Pro Loco di Grantorto vi offre sempre qualcosa di buono:
alla festa della Lumera tocca al risotto con la zucca.
Venite al centro Zecchinelli la sera del 31 ottobre, meglio ancora se mascherati!

sabato 18 gennaio 2014

Azione INFOCERERE: la Carta dei servizi


L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e la rete di informazione L'Italia del gusto hanno organizzato dal 17 al 19 aprile 2009 nel Veneto Orientale il 1° Com Camp, Camp della Comunicazione, promosso sotto il Patrocinio della Provincia di Venezia, del Comune di Caorle, della Pro Loco di Concordia Sagittaria, dell'Associazione Gusto & Buonsenso e di Sapere i Sapori, con la partecipazione e l'intervento di Banca del Veneziano.
Il Com camp è stato un incontro sincronico attorno a cinque temi: Azione InfoCerere, Azione Terre dell'Acqua, Azione Terre della Storia, Azione Tavola di Budoia, Azione Letteratura e Poesia.
Proprio all'interno dell'Azione InfoCerere, è stato riunito un gruppo di borghi profondamente segnato dalla cultura contadina ed è stato deciso di costituire un circuito denominato InfoCerere, capace di favorire gli scambi culturali e la conoscenza del patrimonio della cultura contadina.
L'iniziativa, che si ispira ai principi dell'interculturalismo del Consiglio d'Europa, nasce dalla necessità di garantire ai borghi un'informazione ed una comunicazione adeguate.
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto (voluta e sostenuta da L'Italia del gusto e da la Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa), si impegna a diventare l'associazione capofila del circuito.
L'Azione è aperta alla partecipazione gratuita di tutte le Reti italiane ed europee (comuni, associazioni, consorzi ed altre espressioni giuridiche), che vogliano parteciparvi, al fine di segnalare iniziative e progetti che provvederà a far conoscere e a comunicare, mediante un'azione di ufficio stampa locale, regionale, nazionale ed internazionale.

In particolare l'Azione InfoCerere erogherà i seguenti servizi :
1) servizio di diffusione di notizie su eventi, progetti e iniziative dei borghi e dei territori italiani ed europei;
2) servizio di comunicazione 'orizzontale' fra i diversi membri delle diverse reti, al fine di
favorire gli scambi culturali e far 'incrociare' le esperienze;
3) servizio di rassegna stampa (raccolta e documentazione dei servizi informativi pubblicati dalle diverse testate giornalistiche);
4) servizio di 'costruzione' di delegazioni di giornalisti e comunicatori che possano intervenire
ad incontri ed eventi nei borghi storici (visite, educational, interventi, ecc.).

Per aderire ai servizi informativi dell'Azione, è sufficiente presentare una richiesta, con una scheda informativa sulla realtà rappresentata.
L'Associazione o l'Ente dovrà concedere il proprio Patrocinio non oneroso, impegnandosi a:
- partecipare con i propri amministratori ai diversi appuntamenti in programma;
- facilitare i contatti con altre istituzioni, associazioni ed aziende del territorio;
- concedere l’uso gratuito di sale e spazi per la realizzazione degli incontri e delle conferenze stampa dell’iniziativa;
- ospitare almeno una volta l'anno delegazioni di giornalisti e/o amministratori e/o rappresentanti di associazioni di altri borghi e territori (ad esempio in occasione di eventi e manifestazioni importanti per la comunità);
- partecipare almeno una volta l'anno ad iniziative che si svolgono in altri borghi e territori.
La concessione del Patrocinio non oneroso fa partecipare di diritto il borgo alla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto.