ASOLO MISTICA
Simboli esoterici, decorazioni simboliche, ombre di personaggi leggendari
Passeggiando
tra le vie e gli angoli del centro storico di Asolo sono numerosi i
luoghi legati ad antichi misteri, esoterismi e simbologie dell’arte. Il
tutto arricchito dal lato nascosto delle leggende e degli spiriti che un
tempo, o ancora oggi, hanno popolato questi luoghi.
La
misteriosa forma della città (lo scorpione) e l’animale fantastico
dello stemma del borgo (il pardo rampante) fanno da cornice ai simboli
negli affreschi e nelle particolarità architettoniche dei luoghi storici
del centro storico, dalla casa gotica, al castello, alle case dei
personaggi del passato.
Gli
affreschi con animali mitologici e fiabeschi compaiono già in via
Browning e intersecano i loro misteri con la quadrifora con decorazioni a
stelle a cinque punte di magia bianca della Casa Gotica e con i simboli
esoterici e le figure mitologiche della Casa Longobarda.
Molte
sono poi le storie sinistre che aleggiano attorno ai personaggi che
hanno abitato Asolo: il veneziano Francesco Zorzi, noto alchimista e
realizzatore del testo di cabala cristiana nel 1515 De Harmonia Mundi,
il pittore veneziano Marius Pictor nella cui casa si dice risieda lo
spirito di un fantasma che si palesa agli abitanti spostando mobili e
accendendo il fuoco, la mitica Eleonora Duse, spirito femminile che
ancora aleggia nella città.
E
poi ancora personaggi leggendari e misteriosi tramandati dai racconti
popolari del borgo di Asolo, figure che hanno animato le storie e le
fantasie nei dintorni della Rocca, del borgo e del castello della Regina
Cornaro:
-
A lumiera: fuoco fatuo, luce di spiriti che di notte illuminava
cimiteri, sentieri, strade e la rocca stessa a volte spaventando ma
altre aiutando i viandanti in difficoltà nel buio della notte. A tutti
rimaneva sul viso il marchio della lumiera: uno stampo a forma di
chiave.
-
El Masariol: spirito satirico e dispettoso che si presentava sotto
forma di uomo vestito di rosso con le gambe lunghissime, tanto da
scavalcare le colline, ma che a piacimento, per prendere in giro la
gente, poteva trasformarsi in qualsiasi animale.
-
I can de Baldan: spiriti sotto forma di cani che terrorizzavano i
contadini e che si dice fossero appartenuti ad un uomo che nell’incendio
della sua casa, vicino alla rocca, avesse preferito salvare loro
piuttosto della famiglia.
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